Amato Ferretti, meglio conosciuto come Jack, lavora nella squadra omicidi di Padova.
Ad un matrimonio finito alle spalle ed un periodo esistenziale difficile da affrontare, si aggiunge l'indagine di uno strano omicidio avvenuto in una piccola chiesa del quartiere benestante della città, a danno di un sacerdote trovato sfigurato e con misteriosi segni incisi sul petto.

Da subito il caso si dimostra di cattivo auspicio e la vittima designata sarà la prima di un oscuro piano diabolico. Destinati ad una morte atroce saranno anche una suora della cucina popolare ed un anziano che lotta tra la vita e la morte in uno squallido ospizio, tutti con l'inconfondibile firma del carnefice.

Ma cosa lega tutte queste persone? Chi le ha volute morte e per quale ragione?

In un susseguirsi di colpi di scena, dove i luoghi più inusuali di Padova faranno da cupo scenario allo sviluppo dell'indagine, si giungerà ad un epilogo non previsto che cambierà inevitabilmente il futuro del protagonista. Non prima però di aver fatto i conti con le ombre del proprio passato.

Quante battaglie ha dovuto affrontare Goldrake da quel lontano 4 aprile 1978...

Come se non bastassero i duelli con le creature aliene di Re Vega è stato anche bersaglio di altrettanti mostri inaspettati del pianeta Terra che volevano metterlo alla gogna: giornalisti, presentatori tivù, pedagogisti e casalinghe infuriate. Tante convinzioni negative sono state dette e scritte e per alcuni l’avvento di Atlas Ufo Robot nelle case degli italiani è stato un fenomeno deleterio da cancellare al più presto dal palinsesto televisivo.

A distanza di quattro decadi a cosa è servito tutto quell’ostracismo manifestato per un cartone animato giapponese?
E cos'ha lasciato davvero in eredità a quella generazione accusata di diventare bellicosa e deviata dalla visione del nuovo eroe robot?

È giunto il momento di ascoltare anche le testimonianze e le opinioni dei diretti interessati, ovvero quei bambini, oggi coscienti adulti, che seguirono la prima messa in onda di Goldrake e il domino successivo di altre serie animate che all’improvviso iniziarono ad imperversare in ogni canale televisivo.

Leggi l'intervista di Carlo Saccomando per  ilValoreItaliano del 04.04.2020